Da dove proviene la bresaola? Ecco la risposta che sorprende tutti

La nostra nazione è semplicemente tra quelle più legate all’ambito alimentare non solo dell’ambito europeo ma anche facendo riferimento a buona parte del mondo, anche avendo sviluppato una categoria di prodotti come i salumi che ancora oggi sono riconosciuti, consumati ed esportati in tutto il globo. La bresaola costituisce perfettamente un tipo di prodotto inerente alla categoria che viene concepito in maniera oramai diffusa ma viene considerata “di pregio” esclusivamente nella zona del paese dove è stata concettualmente formata ed ideata, oramai secoli addietro. Ma da dove proviene la bresaola?

La domanda fa ovviamente riferimento alla provenienza geografica, che tradisce anche l’habitat ed il contesto culturale di sviluppo.

Ma qual è la vera provenienza della breasola, considerata una variante molto meglio tollerata anche dai nutrizionisti, nell’ambito dei salumi?

Da dove proviene la bresaola? Ecco la risposta che sorprende tutti

Da dove proviene la bresaola

La bresaola è generalmente legata all’Italia settentrionale, e viene concepita in modo specifico a partire dalla regione della Valchiavenna che si trova sulla parte nord della Lombardia assieme alla Valtellina, ceh si trova tra la Lombardia ed il confine con la Svizzera dove vengono prodotti alimenti come questo salume. La più pregiata è conosciuta proprio come Bresaola della Valtellina che è anche l’unica ad aver ricevuto da qualche anno la forma di “simbologia” DOP, Denominazione Origine Protetta, dedicata solo a prodotti estremamente famosi, riconoscibili e che necessitano di un comparto produttivo estremamente specifico ed una lavorazione molto particolare.

La variante in questione, quella della Valtellina è costituita da carne cruda, aromatizzata e speziata, proveniente da specifiche categorie di bovini, nello specifico di tagli molto pregiati (si fa ricorso alla punta d’anca) di specie come charolaise e limousine, ma anche a varianti americane come lo zebù. E’ considerato un prodotto più genuino meno calorico e tendenzialmente maggiormente ricco di nutrienti utili rispetto ad altre varianti come il salame ad esempio.

In altre regioni del settentrione esistono varianti di bresaola diverse come quella di Asti, concepita con carne di cavallo o quella di Novara, sviluppata con carne di Cervo, in generale si fa sempre ricorso a tagli molto specifici come la già citata punta d’anca, che è anche una delle sezioni maggiormente magre, che conferiscono anche poche venature di grasso al prodotto quando viene insaccato e sottoposto a stagionatura e speziatura, ricordando che la bresaola è un insaccato ma non è un vero e proprio salume in quanto viene concepito da un singolo pezzo di carne e non sottoposto ad una lavorazione inveche che mescola varie parti (come il salame).

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